Domanda del 28/07/2020
Ho avuto l‘Herpes Zoster a gennaio di quest‘anno. E‘ stata colpita la parte destra del viso la fronte e l’occhio . Ora ho disturbi posterpetici che mi creano dolori nevralgici alla testa e all‘interno della cavità nasale, e da ca. 15 giorni anche vertigini e dolori alla nuca, ho avuto anche tachicardia che sto trattando con il Centaury. Inoltre ho avuto l‘anno scorso un esaurimento nervoso con attacchi di panico che non ho risolto tutt’ora completamente. Gradirei una riposta in privato. Grazie e saluti, U.P.
Risponde la dott.ssa Elisabetta Ravera
Buongiorno signora
Nel messaggio che mi scrive mi chiede una risposta immagino su quali rimedi adottare per i disturbi che la affliggono.
Partendo dall’herpes, è causato da un abbassamento delle difese immunitarie con la ripresa del virus e può ripresentarsi nel corso della vita. Le difese immunitarie si abbassano per diversi motivi anche una situazione psicologica non equilibrata, lei mi menziona gli attacchi di panico, può contribuire.
Le consiglio di assumere un rimedio a base di ABM, un fungo trattato con metodologia spagirica, lo può trovare in farmacia con il nome di MTS1, inizi con 5 gocce x 3 volte al giorno, le tenga sotto la lingua per u minuto poi deglutisca.dopo una settimana alzi il dosaggio a 7 gocce x3 e dopo un’altra settimana a 10 gocce x3. Può prolungare questo trattamento almeno per 3 mesi, non ha controindicazioni.
Inoltre dosi la sua vitamina D, che presiede anche lei alle funzioni immunitarie. E’ un esame del sangue banale, prescrivibile SSN. Se è bassa dovrà assumere la vitamina D per bocca, le consiglio una formulazione giornaliera al massimo settimanale. Per la situazione psicologica invece dovrebbe intraprendere un percorso con un professionista che identifichi gli aspetti nascosti della sua psiche che causano questi attacchi. Sono percorsi in genere abbastanza lunghi ma necessari perché la spina irritativa può rimanere altrimenti sempre presente e darle anche disturbi fisici che però hanno una radice psicosomatica.
Spero possa superare questo brutto momento nel modo migliore possibile, con tutti i miei migliori auguri
Nel messaggio che mi scrive mi chiede una risposta immagino su quali rimedi adottare per i disturbi che la affliggono.
Partendo dall’herpes, è causato da un abbassamento delle difese immunitarie con la ripresa del virus e può ripresentarsi nel corso della vita. Le difese immunitarie si abbassano per diversi motivi anche una situazione psicologica non equilibrata, lei mi menziona gli attacchi di panico, può contribuire.
Le consiglio di assumere un rimedio a base di ABM, un fungo trattato con metodologia spagirica, lo può trovare in farmacia con il nome di MTS1, inizi con 5 gocce x 3 volte al giorno, le tenga sotto la lingua per u minuto poi deglutisca.dopo una settimana alzi il dosaggio a 7 gocce x3 e dopo un’altra settimana a 10 gocce x3. Può prolungare questo trattamento almeno per 3 mesi, non ha controindicazioni.
Inoltre dosi la sua vitamina D, che presiede anche lei alle funzioni immunitarie. E’ un esame del sangue banale, prescrivibile SSN. Se è bassa dovrà assumere la vitamina D per bocca, le consiglio una formulazione giornaliera al massimo settimanale. Per la situazione psicologica invece dovrebbe intraprendere un percorso con un professionista che identifichi gli aspetti nascosti della sua psiche che causano questi attacchi. Sono percorsi in genere abbastanza lunghi ma necessari perché la spina irritativa può rimanere altrimenti sempre presente e darle anche disturbi fisici che però hanno una radice psicosomatica.
Spero possa superare questo brutto momento nel modo migliore possibile, con tutti i miei migliori auguri
Elisabetta Ravera
Domanda del 08/01/2020
buongiorno, vorrei capire se i casi da voi narrati sono casi da voi trattati con prodotti spagirici..qualora fosse un si... in presenza di brufoli consistenti in zona arco sopraccigliare, zigomi e molti piccoli sul collo pur alimentandomi bene (frutta e verdura di stagione biologica , raramente carne e solo da piccoli allevatori, quasi nulla di prodotti industriali , solo legumi e cereali bio di piccoli produttori) e avendo letto su siti di metamedicina e psicosomatica che spesso si tratta di vergogna, disagio del proprio corpo etc, ho assunto la bardana tintura madre, con ottimi risultati. ed allora mi sono chiesta se fosse errato pensare se la bardana spagirica con dosaggio a scalare 7+7+7 potesse agire dapprima sulla materia corpo e successivamente a dosaggi più bassi sui piani sottili. certo l'ideale immagino sarebbe prendermi un bel treno da milano e venirvi a trovare,e presto lo farò, ma nel mentre sarei contenta di liberarmi da questo recondito senso di vergogna.
grazie . S.
Risponde la dott.ssa Elisabetta Ravera
Buongiorno e grazie per la mail.
Utilizzo il trattamento con medicamenti spagirici con alcuni dei miei pazienti , come corollario ad una visita dietologica- nutrizionale, i casi riportati nel sito nutrizionearmonia sono tutti reali.
Per quanto riguarda il suo problema lei ha utilizzato la bardana che è il medicamento fitoterapico più indicato per purificare la pelle, il fatto che la soluzione idroalcolica sia preparata con metodica spagirica la rende più potente proprio perché sfrutta non solo la componente terapeutica somatica ma a tutto tondo anche quella parte che in genere non viene considerata dalle preparazioni fitoterapiche standard. La medicina psicosomatica cerca di associare alle malattie o ai sintomi una situazione psicologica che manifesta il proprio disagio sul corpo, con diverse interpretazioni, ma queste dovrebbero essere ricercate assieme ad un bravo psicoterapeuta, il fai da te non è sempre così scontato. Lei non mi dice ne’la sua età o se abbia mai indagato sulla sfera endocrino-genitale, la cui disfunzione è ad esempio una delle possibili cause di alterazioni anche cutanee (esiste poi una chiave psicosomatica anche per questo genere di problematiche) .
Visto che la bardana ha avuto comunque un buon effetto, la dovrebbe proseguire per tempi lunghi, aggiungerei anche un altro rimedio spagirico molto potente che è la quintessenza , nella fattispecie quella della lavanda, questa dal punto di vista sottile e psicosomatico aiuta proprio a superare le problematiche intrinseche e autopunitive, aiutando ad aprirsi al mondo esterno senza paura di essere giudicati. La quintessenza viene assunta su un supporto ad esempio una punta di cucchiaino di miele alla dose di 5 gocce per 2 volte al giorno, le consiglio di tenere le gocce in bocca in particolare sotto la lingua per almeno un minuto e poi deglutire.
Le auguro di giungere ad una risoluzione definitiva del suo problema, un cordiale saluto.
Elisabetta Ravera
Domanda del 19/08/2019
Buongiorno,
chi è il medico che ha scritto questo articolo?
Io sono un "gemello" di Francesca, la ragazza oggetto dell'articolo: sempre più spesso ho manifestazioni anche gastroenterologiche, pur non avendone mai sofferto, sento nausea e ho eruzioni cutanee di tipo acneico, in più mi sento spesso eccessivamente stanco, con bassa pressione anche dopo 8/9 ore di sonno. La mia llergia all'LTP è appurata e sto per fare il test ISAC. Eppure li mio allergologo mi ha detto che non c'è nessun tipo di relazione tra allergie e problemi dermatologici (a parte l'orticaria, che passa in pochi giorni dopo un episodio scatenante). E' vero questo?
Se i test per le intolleranze alimentare confondono solo le idee, quali sono le tecniche di diagnosi corrette? Le intolleranze invece possono dare manifestazioni cutanee? Come si scopre?
Qua sotto il link dell'articolo al quale mi riferivo all'inizio di questa email.
Grazie in anticipo per la disponibilità
E.S.
Risponde la dott.ssa Elisabetta Ravera
Buonasera,
Sono il medico responsabile dell’articolo e sono specialista in scienza della alimentazione. La mia esperienza riguardo alla allergia alla LTP è sul campo, in quanto ho seguito alcuni pazienti che sono venuti presso il mio studio proprio perché avevano questa allergia e non sapevamo cosa mangiare. L'allergia non è una intolleranza e si valuta con specifici test che il suo allergologo sicuramente le farà fare, nel caso della LTP è difficile fare una standardizzazione, ogni paziente ha una situazione a se’ che deve essere valutata e monitorata con attenzione. Sicuramente esistono degli alimenti che sono responsabili di eventi anche gravi come edema alla bocca o al collo tale a volte da impedire la respirazione, infatti viene consigliato di portarsi una siringa di adrenalina salvavita nei casi di emergenza.
Questa allergia, e qui concordo con il suo allergologo, in genere non da’ manifestazioni cutanee, la cui causa quindi deve essere ricercata con altri test.
E’ probabile che lei abbia, oltre a quelli indicati tipici della allergia allLTP, una sensibilità verso qualche alimento o costituente che le causa i disturbi che lei mi riferisce nella mail. In questi casi con i miei pazienti mi comporto facendo una dieta ad esclusione, come ad esempio la dieta FODMAP, con reintroduzione dopo un periodo anche qui variabile a seconda dei casi degli alimenti esclusi, monitorando gli effetti collaterali, se ci sono.
Le consiglio di farsi seguire da un buon medico che abbia la specializzazione in alimentazione e inizi con lui un percorso nutrizionale, anche se in contemporanea dovrà verificare con l’allergologo le allergie ad alimenti specifici.
Spero di esserle stata di aiuto, anche se capisco che questo argomento è una giungla da cui a volte è difficile districarsi
Le faccio i miei migliori auguri, cordialmente
Elisabetta Ravera
Domanda del 28/05/2019
Gentile Dottore,
una cortese informazione. Usando i prodotti spagirici, potrebbe esserci un peggioramento dei sintomi? In quel caso cosa conviene fare?
Grazie
Luigina
Risponde la dott.ssa Elisabetta Ravera
Gentile Luigina
Per rispondere alla sua domanda avrei bisogno di più dettagli, intanto sapere per quale problema , per quanto tempo ha assunto il preparato e di che tipo di medicamento spagirico stiamo parlando, esistono infatti tinture, macerati , quintessenze preparati con un unico rimedio o con più di uno a base fitoterapica, ma non solo, anche funghi, metalli e gemme, oltre ad alcune formulazioni omeopatiche.
In generale se il prodotto che è stato prescritto ad esempio per un problema fisico è stato scelto in maniera corretta, funziona in genere molto bene, ma si prende il suo tempo, non ha la velocità di un farmaco allopatico, quindi potrebbe accadere che la sintomatologia sia ancora presente dopo un lasso di tempo più lungo di quello sperato, oppure il preparato non sia quello idoneo per quei determinati disturbi e quindi la sensazione è che il medicamento non ha sortito l’effetto sperato, ma addirittura ha peggiorato la situazione.
Il consiglio è rivedere l’approccio terapeutico con chi le ha prescritto il preparato spagirico, valutando eventuali alternative magari più idonee.
Un cordiale saluto
Elisabetta Ravera
Risposta
Gentilissima,
mia figlia sta usando -Tsa fumaria officinalis della herboplanet- da circa un mese per una leggera forma di psoriasi alla nuca, ma il rossore è ancora evidente… forse è passato troppo poco tempo..
Grazie, Luigina
Risponde la dott.ssa Elisabetta Ravera
Gentile Luigina,
la tintura di fumaria è ottima per disintossicare il fegato e quindi indirettamente agire sui problemi che affliggono la cute.
Non voglio interferire con chi ha prescritto questa terapia, ma così a caldo suggerisco anche di aggiungere, sempre di Herboplanet, il Sulfonil, 2 compresse al giorno, che rinforza questo aspetto disintossicante, ma soprattutto sulla psoriasi è importante agire con una dieta che elimini tutto il cibo spazzatura, gli zuccheri contenuti nei dolci, privilegiando i carboidrati complessi integrali e soprattutto tantissima verdura cruda sempre in tutti i pasti e anche una quota minore di frutta, in questi pazienti io escludo anche il latte e i latticini come i formaggi, consiglio di non bere alcolici, superalcolici e di rinunciare per un pò alla pizza.ER
Domanda del 04/05/2019
Gentilissimi,
una cortese informazione. Ci sono prodotti spagirici che richiedono anche 150 gocce al giorno e anche più. Come mai un dosaggio così elevato in un rimedio spagirico?
Grazie
Luigina
Risponde la dott.ssa Elisabetta Ravera
Buongiorno
La varietà di offerta dei preparati con metodologia spagirica è quanto mai variegata e in effetti spesso si legge come posologia consigliata un dosaggio elevato in termini di gocce ad esempio 50 x 3 al giorno.
Quello che posso dire è che se la formulazione è per esempio una quintessenza bastano poche gocce, in genere 5 o 7 per somministrazione, anche alcuni elisir spagirici sono dosati fino a un massimo di 7 gocce, in base al tipo di effetto che si vuole ottenere, somatico o "più sottile", in questo caso basta un numero inferiore di gocce per somministrazione.
Alcuni preparati sono un mix di più elementi fitoterapici alcuni dei quali preparati con metodica spagirica, altri con metodica tradizionale, in questo caso la posologia è più alta e si avvicina a quella da lei descritta.
Quindi per rispondere alla sua domanda, il preparato spagirico fatto con la metodologia corretta è già attivo con un un numero di gocce ridotto, esistono alcune ditte che producono questi preparati che si attengono strettamente a quanto descritto in letteratura, alcune delle quali sono anche molto"artigianali".
Un cordiale saluto
Elisabetta Ravera
Domanda del 13/07/2018
Buongiorno,
le scrivo in quanto ho letto un suo articolo di cui si parla di reflusso trovandolo molto interessante
http://www.dols.it/2017/08/28/un-reflusso-pericoloso/
Da diverso tempo , non lo so quantificare, ho disturbi allo stomaco e allo sterno che con il passare degli anni sono peggiorati. Siamo passati da due tre episodi all'anno fino a episodi giornalieri. Gli episodi sono caratterizzati da forte dolore allo stomaco o allo sterno altezza cuore che passano bevendo subito dell'acqua.
Nell'ultmio anno invece ho anche cattivo sapore in bocca e sento risalire sempre qualcosa dallo stomaco. All'inizio dell'anno la situazione è peggiorata non riuscivo a deglutire,vomitato e dolori allo stomaco. Fatta gastroscopia mi dicono che ho una incontinenza del cardias che porta al reflusso. Il gastroenterologo mi ha prescritto il pantoprazolo prima 40 e poi 20 da prendere in maniera permanente. Ovviamente come sempre mi sono informato sugli effetti indesiderati che porta l'assunzione prolungata di questo farmaco e onestamente vorrei cercare qualcosa di valido e alternativo a questo farmaco. Ho inziato dall'alimentazione eliminato caffe, dolci, pomodoro, fortunamente non fumo piu da anni e tutto quello da evitare che ho letto su internet. Adesso sto meglio anche se a volte avverto sempre uno strano sapre in bocca e gli attacchi sono diminuti. Ho iniziato a documentarmi su quali rimedi alternativi posso utilizzare, aceto di mele, liquirizia in capsule (anche se da qualche parte dicono che non va bene la liquirizia ) aloa vera in gel e per ultimo repair acid. Nel caso che queste cure alternative non mi diano più sintomi che controli periodici devo comuque fare? Ma chi soffre di reflusso più o meno cronico rischia malattie piu serie all'esofago? Ovviamente se parlo di questa cura con il gastroenterologo suppongo che si metta a ridere ma molte persone mi hanno sconsigliato di prendere il pantoprazolo per peiodi lunghi.
Lei cosa mi suggerisce? In attesa di un suo riscontro la ringrazione del tempo dedicatomi
saluti
Gianni C.
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Risponde la dr.ssa Elisabetta Ravera
Gentile Gianni,
lei soffre di un disturbo molto frequente, si calcola che tutti nel corso della vita sperimentiamo episodi di reflusso. La incontinenza del cardias fa sì che alimenti mischiati ad acido cloridrico risalgano verso l'esofago, la cui mucosa non è preparata a gestire un carico acido e quindi si infiamma, dando dolore e altri disturbi, spesso chi ha il reflusso soffre di una tossetta secca insistente, proprio per l'azione infiammatoria del contenuto acido.
Ha comunque ragione, il trattamento continuativo per lungo tempo con farmaci della famiglia dei prazoli può dare problemi anche gravi, quindi è meglio non abusarne, è anche vero però che per un certo periodo di tempo questo farmaco che abbatte completamente la produzione di acido cloridrico permette che la mucosa si "sfiammi" e quindi guarisca. Ai miei pazienti consiglio che dopo la fase acuta (di circa 3 mesi) di provare con rimedi alternativi e con dieta e abitudini di vita modificate. Come rimedio consiglio la argilla verde ventilata, la trova in erboristeria, un cucchiaio (meglio se di legno o plastica) in un bicchiere di acqua la sera, mescolare per 1 minuto e lasciare riposare tutta la notte, al mattino a digiuno bere l'acqua che si è chiarificata nella notte lasciando il fango sedimentato nel bicchiere. Ogni sera rinnovare l'argilla. Questo per almeno 40 giorni, ma può essere proseguito anche per periodi più lunghi. Oltre a questo le consiglio ACISTOM di Herboplanet, 2 compresse subito dopo i pasti principali. Le consiglio anche di evitare di bere durante i pasti ma solo prima, anche 2 bicchieri e dopo i pasti mezzo bicchiere di acqua, eviti alcolici e superalcolici, inoltre non si corichi subito dopo i pasti ma tenga una postura eretta, alla sera mai andare a dormire prima di 3 ore dalla fine pasto, magari appoggiando la testa su 2 cuscini invece di uno.
Lei mi chiede se questa situazione è pericolosa, in casi estremi se la mucosa dell'esofago si ulcera e poi si forma un tessuto cicatriziale, l'esofago diventa più rigido e quindi può essere difficile deglutire, alcuni casi possono esitare in tumori maligni, ma ci devono essere condizioni di insulto alla mucosa reiterate per lungo tempo. Se vuole controllare lo stato della sua mucosa esofagea, magari dopo un anno di cura e igiene alimentare, può ripetere la gastroscopia, poi comunque le consiglio di non "medicalizzarsi" troppo se i disturbi si attenuano fino a sparire o si presentano in modo episodico. Un cordiale saluto
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Risposta
Buon pomeriggio dottoressa Ravera,
la ringrazio della sua risposta .
Io penso di aver superato la fase acuta avvenuta circa 6-7 settimane fa, adesso unici sintomi sono a volte sapore strano (non acido) in bocca dopo i pasti e qualche volta difficoltà a far scendere il cibo nello stomaco, delle volte sento proprio che dopo un po' scende nello stomaco.
Io in queste 6 7 settimane sono intervenuto cosi:
Ninete caffè, nessun tipo di dolce, no vino no birra no pasta al sugo o soffritto e fritture, mi sono concesso 1 o 2 pizze bianche, no latte no frutta tipo uva ananas, carni grasse. Nel mentre ho preso il lanzoprazolo più riopan gel tutti i giorni.
Risultato 5 kg in meno. Adesso ho smesso con lanzoprazolo e ricomincio per un po solo con il pranzopazolo per altre 6 settimane. Ho smesso con il lanzoprazolo perché ho avuto febbre e dissenteria, comunque il farmacista me lo diede al posto del pranzopazolo dicendo che era la stessa cosa ma il medico mi ha consigliato di prendere il secondo. Finito questo periodo passerò alle cure alternative e vedo come andrà.
Unica cosa che per la dieta ho qualche dubbio, anche vero che in base a come mangi dovrei sentirmi. Vorrei chiederle se lei ha una dieta completa, tipo latte di riso si puo bere? Che bibite tipo the deteinato? I cereali tipo Kelloggs si possono mangiare? Ultima costa il residuo delle alghe non si beve giusto?
Grazie ancora la terrò aggiornata sul mio stato
Saluti
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Risponde la dr.ssa Elisabetta Ravera
Buongiorno
Una buona regola per chi ha il reflusso è quella di non mangiare pasti copiosi ma di frazionarli in spuntini, ad esempio eliminando la frutta a fine pasto e consumandola a metà mattinata e pomeriggio. Le consiglio di mangiare le proteine animali nel pasto di mezzogiorno, quindi carne, pesce o uova, evitando o limitando molto i latticini, come i formaggi. Alla sera potrà consumare riso o una porzione di pasta senza condimento troppo pesanti o spezie irritanti, tra queste va bene lo zafferano e la curcuma, lascerei le altre nei loro vasetti. Naturalmente sempre verdura in entrambi i pasti, ricordandosi di masticarla bene.
Il pane lo scelga senza mollica, sarebbe meglio tostarlo o lasciarlo disidratare per qualche giorno, in modo da mangiarlo più croccante. Alla sera mangi poco quindi carichi di più la colazione, dove vanno bene i cereali o il muesli ammorbiditi con bevande vegetali come la soia, avena, riso, tra le più comuni. Meglio evitare i caffè mentre come te’ le suggerisco quello verde oppure il Bancha che è deteinato. Altre bevande, tisane a base di malva, liquirizia, semi di finocchio e di cumino, angelica. Le trova in erboristeria, meglio se sfuse e non in bustina , le può bere tiepide, eviti i liquidi troppo caldo o troppo freddi, entrambi irritano le mucose. Se fa un giro in un supermercato bio come Natura Si troverà una ampia scelta sia
di te’ che di bevande vegetali oltre a quelle che le ho descritto. Assolutamente da evitare tutte le bevande gassate e dolci come coca, aranciata etc e anche i succhi di frutta industriali, meglio una spremuta o un estratto fatto al momento con frutta vera e selezionata da lei.
Per le alghe le può consumare in insalata dopo averle bene scolate.
Spero che con questi consigli riesca a ritornare in carreggiata, un cordiale saluto
Domanda del 19/04/2018
Salve, mia mamma ha 70 anni, però già da alcuni anni soffre di disturbi della memoria a breve termine. Alcuni medici han detto che è depressione. Ma io temo che possa essere inizio demenza. Possibile? C'è qualche elisir che rallenti il declino cognitivo e ottimizza la memoria?
Risponde la dr.ssa Elisabetta Ravera
Buongiorno, spesso il declino cognitivo va di pari passo con uno stato depressivo, così da essere difficile capire cosa è iniziato prima.
Lei non specifica se la mamma è stata sottoposta ad una indagine cognitivo comportamentale e ad esami come ad esempio la Tac atti a evidenziare se c'è anche un danno anatomico delle strutture cerebrali.
Per quanto concerne un eventuale tonico, esistono in natura alcune piante che possono essere utilizzate , ad esempio per la depressione e il generale calo di energia abbiamo L' iperico, disponibile in gocce o in estratto secco, mentre il tonico cerebrale doc è il ginkgo biloba anche questo in gocce o estratto secco.Esistono poi dei rimedi compositi come ad esempio il Tonixol che contengono Ginseng ed Eleuterococco due potenti adattogeni .
Il consiglio che le do' è comunque di inquadrare bene il problema con un medico competente che valuterà anche le patologie concomitanti, ove siano presenti, infatti anche le erbe devono essere maneggiate con cautela ed esistono alcune malattie che possono controindicare il loro utilizzo, ma per questo un buon erborista può aiutarla.
Spero di aver risposto alla sua domanda, auguri per la mamma!
In cura con il Coumadin, alimenti da evitare
Sono in cura con il Coumadin, un anticoagulante che mi è stato dato per un problema di ischemia. Mi hanno detto di stare attento ad alcuni alimenti, ma non mi hanno specificato quali. Può elencarmeli gentilmente? Grazie Francesco
Risponde la dr.ssa Elisabetta Ravera
Gentile Francesco, in effetti è possibile che alcuni alimenti, soprattutto quelli ricchi in vitamina K possano alterare l'effetto degli anticoagulanti che sta prendendo. Per evitare problemi, dovrebbe astenersi da mangiare cibi con il prezzemolo, ed evitare in generale le verdure a foglia larga, stia attento quindi a broccoli, cavoli, spinaci, cime di rapa, germogli, lattuga, ma anche fegato, basilico, maggiorana essicata, origano e all'olio di soia. Può farne un consumo moderato , assumendo la stessa quantità evitando variazioni nella dose maggiori di 100 g rispetto al consumo abituale di questi cibi.
Stia attento anche ad integratori come il concentrato di aglio, iperico, ginko, spirea e salvia.
Domanda del 20/11/2014
Ho 27 anni e dopo un periodo di stress intenso mi è comparsa una fastidiosa acne, soprattutto sul viso, collo e schiena. Sono stata dal dermatologo che oltre a creme e farmaci mi ha anche consigliato di seguire una dieta appropriata. Qualche suggerimento ? Grazie
A.F.
Risponde la dott.ssa Elisabetta Ravera
Cara AF, l’acne può essere causata da molteplici fattori soprattutto in età non più adolescenziale come la tua. I principi da seguire sono di evitare il reiterarsi dell’infiammazione e disintossicare l’organismo.
Quindi dovresti aggiungere alla tua dieta i seguenti alimenti: frutta e verdura fresca di stagione, cereali integrali, mandorle, legumi, ricchi in selenio e zinco, pesce e supplementi in omega 3, olio di lino, bere tè verde e acqua minerale a basso residuo, mentre sono da evitare i dolci, le creme, lo zucchero bianco, i fritti, l’aggiunta di sale agli alimenti, i prodotti industriali confezionati come le merendine, le pizzette etc. Prova ad associare questa dieta ai farmaci prescritti dal dermatologo per almeno un mese, vedrai sicuramente dei risultati.
Domanda del 28/10/2014
Soffro di cistiti ricorrenti. A parte la solita norma di non mangiare cibo piccante e il cranberry come integratore, c’è qualche consiglio dietetico mirato o altri rimedi? Grazie Sara 74
Risponde la Dr.ssa Elisabetta Ravera
I disturbi della vescica in particolare le cistiti sono frequenti più nelle donne che negli uomini innanzitutto per motivi anatomici (una uretra più corta), quindi la vescica più vicina allo sbocco esterno. Proprio per questa caratteristica anatomica, la vescica può risentire di quello che succede nell’intestino. Se infatti c’è una concomitante disbiosi, quindi una alterazione dei batteri che naturalmente popolano questo organo, allora è facile che anche la vescica si “ammali”. Venendo ai cibi che si possono assumere, prima di privarsi dell’uno o dell’altro è necessario valutare come ristabilire attraverso l’alimentazione l’eubiosi cioè il riequilibrio dei batteri, magari con l’aggiunta di un probiotico. Anche i fiori di Bach, come Chicory (vedi la sezione dei fiori dedicata) possono aiutare.
Domanda del 30/10/2014
E’ da un po’ di tempo che mi sento sempre stanca soprattutto al mattino. L’unica cosa che sento mi fa bene è il caffè, ne prendo circa 5-6 tazzine al giorno. A mezzogiorno mangio una barretta in genere perché ho poco tempo ma alla sera faccio un pasto completo. Sbaglio? E se si dove sbaglio? Grazie Laura S.
Risponde la Dr.ssa Elisabetta Ravera
Cara Laura, in mancanza di altri dati vedo due punti che possono essere migliorati. Innanzitutto il numero dei caffè al giorno, sei già al limite di una intossicazione. Il caffè è una sostanza nervina che ha effetti stimolanti il cui consumo regolare in forti quantità, come nel tuo caso, determina intossicazione con un corollario di sintomi che vanno da palpitazioni, turbe digestive, disturbi del ciclo sonno- veglia, a volte debilitazione. Il caffè stimola anche l’insulina e questo non costituisce un fatto positivo nel lungo periodo. Se poi alla sera fai comunque un pasto abbondante, magari ricco in carboidrati come pane e pasta, la tua insulina aumenta di nuovo e questi picchi a lungo andare possono comportare insulino-resistenza. Un pasto abbondante aumenta anche il cortisolo, che invece dovrebbe essere basso di notte e alto al risveglio, con conseguente notte agitata (è l’ormone dell’”allerta”) e mattino di difficile inizio. Ti consiglio di dimezzare il numero dei caffè, di mangiare di più a mezzogiorno e ridurre o eliminare i carboidrati della sera. Prendi dopo cena prima di coricarti una tisana di Biancospino, Valeriana e Passiflora.
Sono in cura con il Coumadin, un anticoagulante che mi è stato dato per un problema di ischemia. Mi hanno detto di stare attento ad alcuni alimenti, ma non mi hanno specificato quali. Può elencarmeli gentilmente? Grazie Francesco
Risponde la dr.ssa Elisabetta Ravera
Gentile Francesco, in effetti è possibile che alcuni alimenti, soprattutto quelli ricchi in vitamina K possano alterare l'effetto degli anticoagulanti che sta prendendo. Per evitare problemi, dovrebbe astenersi da mangiare cibi con il prezzemolo, ed evitare in generale le verdure a foglia larga, stia attento quindi a broccoli, cavoli, spinaci, cime di rapa, germogli, lattuga, ma anche fegato, basilico, maggiorana essicata, origano e all'olio di soia. Può farne un consumo moderato , assumendo la stessa quantità evitando variazioni nella dose maggiori di 100 g rispetto al consumo abituale di questi cibi.
Stia attento anche ad integratori come il concentrato di aglio, iperico, ginko, spirea e salvia.